C'era una scuola, io l'ho conosciuta, E penso ti sarebbe piaciuta. Secondo alcuni era solo un po' matta... Ora ti dico com'era fatta!
Parliamo del libro di Luigina del Gobbo e Silvia Bonanni
In questi difficili giorni, in cui l’Italia è ancora divisa tra zone rosse, arancioni e gialle, desidero parlarvi di un albo che mia ha molto colpito, non solo per le illustrazioni graziosissime e coloratissime ma, in particolare, per il messaggio che desidera trasmettere.
Si tratta de: "La mia scuola così" di Luigina del Gobbo e Silvia Bonanni.
La scuola decritta in questo libro è la scuola che vorremmo che tutti i nostri figli avessero la possibilità di vivere.
Una scuola, dove il tempo vola, dove gli orologi non hanno le lancette e dove ogni minuto è come un piccolo scrigno da scoprire insieme alla maestra e ai compagni.
Lo sappiamo, la scuola in modalità DaD ha a poco a che vedere con la scuola un po’ matta descritta in questa simpatica storia ma è compito di ognuno di noi trasformare anche lo schermo di un PC in un angolo didattico in cui ognuno possa sentirsi compreso e capito proprio come in un’aula scolastica.
La scuola è un posto speciale, in cui potersi incontrare, apprendere, ridere, scherzare, colorare, disegnare ed anche... abbracciarsi.
Ma per ritrovare proprio quel tempo magico fatto di gioco, emozione e gentilezza basterà aprire e leggere ai nostri alunni una storia in rima proprio come questa edita da Lapis Edizioni.
Un libro che fa riflettere molto su come dovrebbe essere realmente vista e vissuta l’esperienza scolastica.
Una scuola così vivace e colorata è ciò che si meritano i nostri bimbi, sta a noi grandi, mettercela tutta per permetterglielo.
Dai 3 anni :)
Chi è Luigina del Gobbo?
Luigina parla di sé: “Vivo in campagna, con mio marito e i nostri due cani, in un ex-fienile fatto di sassi e travi e rose bianche avvinghiate ai muri e di tante vite. Il nostro giardino appartiene a un vecchio gigante: un gelso maestoso, ruvido. Un po' scontroso, ancorato alla terra da secoli. Nelle giornate di vento, in odore di tempesta, si lascia andare e con le more (quando ci sono) mi regala segreti e storie antiche. A volte, nel buio delle notti estive, dove le ombre risucchiano forme e riferimenti, mi faccio bambina e seguo le lucciole: qui si vedono ancora. Nel boschetto che abbraccia casa e giardino, scorre un ruscello. È allegro. Guardo le libellule blu sul pelo dell'acqua, nel silenzio fatto da mille sussurri e fruscii: io ascolto. E scrivo”.
Notizie dal web
Maggiori info su questo libro proprio qui: https://www.edizionilapis.it/libro/9788878747791-la-mia-scuola-cosi
Buona lettura e a prestissimo con Gomitoliamo Blog!
